Chi
e dove:
14
mq è un luogo sotterraneo della casa studio De Siati, un
miniappartamento di una palazzina storica, la dimora padronale della
legatoria Caspani nei pressi del Naviglio della Martesana.
Presentato
la prima volta nel marzo 2017 con la mostra "Abito, via Paolo
Paruta 59" per Studi Festival Milano 2017 con Sara Siami,
Gianluca Zonca e Jimmy Milani, a cura di Giuseppe De Siati
Cos'è
e secondo quali principi definire 14mq:
Si
tratta di uno spazio cavo, sotterraneo e cangiante alla poetica di
ciascun artista che si trova a verificare la forma del noi attraverso
la ridefinizione dello spazio; è un corner visivo nello studio che
abito e l'idea stessa dei 14mq viene dalla volontà di completare il
processo di abitazione nella forma inclusiva dell'altro nella
dimensione introspettiva, condensando i punti di vista in un insieme.
Cuore del progetto è uno spazio che viene ridefinito tale ad ogni
incontro in bottom-up, in un luogo intimo dove l'io è nel noi.
Come:
Il
limite minimo abitabile per due persone, 14 mq in particolare per il
soggiorno o la stanza del salotto, previsto dal Decreto Ministeriale
del 5 luglio 1975, nasce per far fronte alla speculazione edilizia
che sfrutta al massimo l'uso del suolo e per assicurare l'abitabilità
di spazi ridotti.
Vivere
lo spazio antropizzato e saturo della metropoli è una condizione di
partenza per cercare di verificare nuovi principi di condivisione. La
dimensione privata nella riduzione dello spazio è portata a vivere
dell'essenziale, si libera del superfluo per poter operare in
condivisione concreta. Anzi, la misura minima abitabile diventa
pretesto per accogliere l'altro e instaurare un dialogo.
Spazio
cavo è lo spazio dell'altro, 14mq.
Perchè:
Lo
spazio da conquistare in 14mq coincide con lo spazio liberato
dall'ego e dal particolarismo. In questo senso lo spazio è cavo e di
condensazione del noi che appare per intersezioni.
Il
riferimento normativo diventa condizione di partenza di un metodo di
condivisione, di frazionamento, per accogliere l'alterità. Diventa
quindi un luogo che accoglie i punti di vista, la varianza come
valore d'epressione nomadica dell'animo umano.
Due
sono i concetti che vengono a confrontarsi, io e noi.
È
uno spazio di transizione da abitare con la consapevolezza di essere
di passaggio, costruito su una riduzione, perchè accogliere l'altro
in uno spazio ridotto comporta l'intimità e la preziosità di un
gesto di bellezza, del fare spazio.
Questo
concetto di spazio ridotto al minimo ma aperto all'altro appronta un
metodo di lavoro in cui ad essere messa in luce è la reciprocità
differenziale, l'incrocio o intersezione di pensiero, e il valore di
un'eperienza estetica che emerge da una condizione, di uno stare
insieme tentando l'accordo; gesti, scelte e modi di vivere il luogo
informano lo spazio che emerge da un nuovo paradigma esistenziale, da
alcuni concetti che descrivono la condizione della generazione di
oggi: leggerezza, trasportabilità, mutevolezza, varietà,
spontaneità, condivisione.
Interno
14 mq è uno spazio underground, un luogo di passaggio nell'universo
soggettivo, dall'esterno verso l'interno, o viceversa.
Un
ipogeo che rappresenta la scena intima delle idee come un antro da
penetrare, per comprendere le cose nascoste
L'obbiettivo
è utilizzare i processi di abitazione legati agli standard minimi
per influenzare la pratica artistica degli agenti coninvolti.
Le
limitazione dovute alle misure minime impone delle scelte possibili
come nella direzione della leggerezza, della miniaturizzazione o del
fuori scala.
Il
mio è un pensiero incompleto, un metodo dell'incompletezza, così da
poter trovare compimento nell'alterità. L'incontro con l'altro
allora realizza lo spazio vitale.
Ho
scelto la sezione aurea come logo. Perchè disegna la divisione
all'infinito dello spazio ed è lo schema di sviluppo della spirale
che ricorda il germoglio che ricorda la con/divisione.
Uno schema le cui proprietà, geometriche e matematiche come nelle
grandezze incommensurabili, hanno suscitato nella mente umana
l'esistenza di un rapporto tra macrocosmo e microcosmo, tra Dio e
l'uomo, tra il tutto e la parte, tra la parte più piccola e
la più grande che si ripete all'infinito dividendola infinite volte.
Quest'ultimo aspetto è quello più rappresentativo di 14mq che si
risolve nella tensione a fare secondo questa proporzione.
Spazio
cavo è lo spazio dell'altro, 14mq.
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