lunedì 20 agosto 2018

14 mq – spazio cavo


Chi e dove:
14 mq è un luogo sotterraneo della casa studio De Siati, un miniappartamento di una palazzina storica, la dimora padronale della legatoria Caspani nei pressi del Naviglio della Martesana.
Presentato la prima volta nel marzo 2017 con la mostra "Abito, via Paolo Paruta 59" per Studi Festival Milano 2017 con Sara Siami, Gianluca Zonca e Jimmy Milani, a cura di Giuseppe De Siati

Cos'è e secondo quali principi definire 14mq:
Si tratta di uno spazio cavo, sotterraneo e cangiante alla poetica di ciascun artista che si trova a verificare la forma del noi attraverso la ridefinizione dello spazio; è un corner visivo nello studio che abito e l'idea stessa dei 14mq viene dalla volontà di completare il processo di abitazione nella forma inclusiva dell'altro nella dimensione introspettiva, condensando i punti di vista in un insieme. Cuore del progetto è uno spazio che viene ridefinito tale ad ogni incontro in bottom-up, in un luogo intimo dove l'io è nel noi.

Come:
Il limite minimo abitabile per due persone, 14 mq in particolare per il soggiorno o la stanza del salotto, previsto dal Decreto Ministeriale del 5 luglio 1975, nasce per far fronte alla speculazione edilizia che sfrutta al massimo l'uso del suolo e per assicurare l'abitabilità di spazi ridotti.
Vivere lo spazio antropizzato e saturo della metropoli è una condizione di partenza per cercare di verificare nuovi principi di condivisione. La dimensione privata nella riduzione dello spazio è portata a vivere dell'essenziale, si libera del superfluo per poter operare in condivisione concreta. Anzi, la misura minima abitabile diventa pretesto per accogliere l'altro e instaurare un dialogo.
Spazio cavo è lo spazio dell'altro, 14mq.

Perchè:
Lo spazio da conquistare in 14mq coincide con lo spazio liberato dall'ego e dal particolarismo. In questo senso lo spazio è cavo e di condensazione del noi che appare per intersezioni.
Il riferimento normativo diventa condizione di partenza di un metodo di condivisione, di frazionamento, per accogliere l'alterità. Diventa quindi un luogo che accoglie i punti di vista, la varianza come valore d'epressione nomadica dell'animo umano.
Due sono i concetti che vengono a confrontarsi, io e noi.
È uno spazio di transizione da abitare con la consapevolezza di essere di passaggio, costruito su una riduzione, perchè accogliere l'altro in uno spazio ridotto comporta l'intimità e la preziosità di un gesto di bellezza, del fare spazio.

Questo concetto di spazio ridotto al minimo ma aperto all'altro appronta un metodo di lavoro in cui ad essere messa in luce è la reciprocità differenziale, l'incrocio o intersezione di pensiero, e il valore di un'eperienza estetica che emerge da una condizione, di uno stare insieme tentando l'accordo; gesti, scelte e modi di vivere il luogo informano lo spazio che emerge da un nuovo paradigma esistenziale, da alcuni concetti che descrivono la condizione della generazione di oggi: leggerezza, trasportabilità, mutevolezza, varietà, spontaneità, condivisione.

Interno 14 mq è uno spazio underground, un luogo di passaggio nell'universo soggettivo, dall'esterno verso l'interno, o viceversa.
Un ipogeo che rappresenta la scena intima delle idee come un antro da penetrare, per comprendere le cose nascoste

L'obbiettivo è utilizzare i processi di abitazione legati agli standard minimi per influenzare la pratica artistica degli agenti coninvolti.

Le limitazione dovute alle misure minime impone delle scelte possibili come nella direzione della leggerezza, della miniaturizzazione o del fuori scala.

Il mio è un pensiero incompleto, un metodo dell'incompletezza, così da poter trovare compimento nell'alterità. L'incontro con l'altro allora realizza lo spazio vitale.

Ho scelto la sezione aurea come logo. Perchè disegna la divisione all'infinito dello spazio ed è lo schema di sviluppo della spirale che ricorda il germoglio che ricorda la con/divisione. Uno schema le cui proprietà, geometriche e matematiche come nelle grandezze incommensurabili, hanno suscitato nella mente umana l'esistenza di un rapporto tra macrocosmo e microcosmo, tra Dio e l'uomo, tra il tutto e la parte, tra la parte più piccola e la più grande che si ripete all'infinito dividendola infinite volte. Quest'ultimo aspetto è quello più rappresentativo di 14mq che si risolve nella tensione a fare secondo questa proporzione.

Spazio cavo è lo spazio dell'altro, 14mq.

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